«Produco miele e saponi. Un miele naturale prodotto attraverso un processo in cui l’uomo interviene il meno possibile, rispettando i ritmi naturali delle api e cercando per loro territori con la maggiore biodiversità possibile, puliti e non contaminati dalle pratiche agricole convenzionali. Anche i saponi rispondono all’esigenza di ritornare ad usare prodotti ecocompatibili e rispettosi dell’ambiente», racconta Sarah Ruta ideatrice del progetto Sarah Ruta Miele e Saponi.
Per farlo, Sarah ha iniziato ad allevare api in una cava, precisamente a Cava d’Ispica, che fa parte del tavolato ibleo, uno dei luoghi con la maggiore biodiversità in Italia. In Cava sono stati studiati 530 specie di piante che con le loro fioriture stagionali donano alle api un nutrimento ricco e variegato. Inoltre, Sarah sta studiando un protocollo di cura il più possibile naturale e meno invadente, che non utilizza prodotti chimici e che cerca di stressare il meno possibile l’organismo delicato delle api.
«Prima di iniziare ad allevare api ho studiato scenografia per il teatro all’Accademia di Belle Arti di Catania. Dopo la laurea, quasi per puro caso, sono entrata in contatto con il mondo delle api tramite amici che possiedono una grossa azienda nel territorio. Da li mi sono innamorata, ho messo nel cassetto la laurea e ho deciso di seguire questa nuova passione proseguendo il percorso lavorativo con diversi apicoltori anche all’estero. Dopo quasi cinque anni di esperienza dipendente ho deciso di mettermi in proprio e di avventurarmi in un percorso di produzione mellifera legata al mio territorio: il Miele di Cava».
«Da quando ho cominciato a lavorare in apicoltura spesso mia madre mi ha raccontato la storia di un vecchio zio che le portava dalla campagna, come un dono prezioso, un pezzo di favo grondante miele, ricavato dagli antichi e tradizionali bugni villici. Con i miei alveari provo a replicare quel gusto e quei ricordi. Una lunga ricerca mi ha portato a capire che nel miele “moderno” non c’era qualcosa in meno, ma forse qualcosa in più: un intervento umano eccessivo e preponderante che impediva alle api di produrre un miele veramente puro. Nutrimento di supporto, pesticidi, medicinali, alterano il prezioso equilibrio all’interno delle famiglie, portando a quello che oggi è un basso livello qualitativo del miele e un fenomeno ancor più grave che è la moria delle api».
Giorno dopo giorno Sarah lavora con le sue api per far crescere la sua famiglia e trovare un modo di allevare le api in modo naturale, e sensibile rispetto alle problematiche ambientali.
Molto spesso viene sottovalutata l’importanza che le api rivestono nella nostra vita quotidiana, ma in un contesto come quello in cui viviamo, in cui sempre più gente si avvicina a concetti quali biologico, autoctono, km 0, salutista e permaculturale, un lavoro di sensibilizzazione sul prezioso servizio di questi insetti impollinatori è doveroso.
«Il metodo migliore dal mio punto di vista è la cultura, creare curiosità nelle persone, curiosità che crea coscienza, coscienza che produce cura, intesa come attenzione a se stessi, all’ambiente, a ciò di cui ci nutriamo nel senso più olistico del termine».
Dopo aver prodotto il primo miele in autunno, Sarah lavora alla produzione primaverile e all’accrescimento degli sciami. Fra gli obietti anche la creazione di un percorso turistico di scoperta della cava e degustazione di prodotti nell’apiario.
Sarah Ruta Miele e Saponi è uno dei progetti incubati nel secondo ciclo di Bassi Comunicanti.
«Bassi è stato preziosissimo per farmi prendere coscienza di quelle che erano le mie potenzialità. Mi ha aiutato a mettere ordine nelle mie idee che prima erano confuse e incerte, e a credere di più in me stessa e nel progetto che sognavo».
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